therapy

Durante il Congresso Mondiale di Musicoterapia tenutosi ad Amburgo nel 1996 la musicoterapia è stata definita come “l’applicazione della musica e/o dei suoi elementi (suono, ritmo, melodia e armonia) per opera di un musicoterapeuta qualificato, in rapporto individuale o di gruppo, all’interno di un processo definito per facilitare e promuovere la comunicazione, le relazioni, l’apprendimento, la mobilizzazione, l’espressione, l’organizzazione e altri obiettivi terapeutici degni di rilievo, nella prospettiva di assolvere i bisogni fisici, emotivi, mentali, sociali e cognitivi. La musicoterapia si pone come scopi di sviluppare potenziali e/o riabilitare funzioni dell’individuo, in modo che egli possa ottenere una migliore integrazione sul piano intrapersonale e/o interpersonale e, conseguentemente, una migliore qualità della vita attraverso la prevenzione, la riabilitazione o la terapia” (cit. in Raglio, 2008).

Le proprietà tipiche della musica, ovvero il suono, la melodia e il ritmo, il timbro degli strumenti, sono elementi che se impiegati con professionalità ed esperienza possono stimolare l’apertura di nuovi canali espressivi, aumentando di conseguenza le possibilità relazionali e comunicative.

Il trattamento musicoterapico prevede un intervento personalizzato e specifico rivolto a incoraggiare l’attenzione e il coinvolgimento, facilitare la comunicazione a due vie, favorire l’espressione di sentimenti e idee, aiutare a collegare idee e sentimenti diversi al fine di raggiungere un pensiero logico e una comprensione del mondo e di se stessi.

“La tecnica Floor Time parte da un’osservazione attenta dell’interesse naturale del bambino, dal rispetto per il suo profilo individuale e il suo livello di sviluppo, nella forte convinzione che sono le emozioni a rendere possibile il vero apprendimento” (Maria Teresa Sindelar, 2012).